Trasporti pubblici senza barriere: i comuni lottano contro la complessità
Secondo la legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti di disabili, ormai tutte le fermate dei trasporti pubblici dovrebbero essere accessibili senza barriere architettoniche. Spesso ne sono responsabili i comuni, ma l’attuazione rimane complessa e costosa.
Attualmente circa un terzo delle 23 000 fermate di tram e autobus soddisfa i requisiti di legge. Nonostante i progressi compiuti, occorre impegnarsi maggiormente, ma i costi elevati e i complessi processi di pianificazione implicano sfide importanti per i comuni. Oltre all’innalzamento dei cordoli e alla creazione di uno spazio sufficiente per la circolazione delle sedie a rotelle, è necessario tenere conto di aspetti quali la sicurezza del traffico, l’accesso dei pedoni o il coordinamento con altri progetti edilizi. Ecco perché talvolta servono vari anni prima che le fermate siano effettivamente prive di barriere architettoniche. Nel frattempo, per le fermate non ancora ristrutturate occorre prevedere un servizio navetta.