L’impegno per un futuro sostenibile
La Città di Lugano nell’ambito del progetto #Luganosostenibile, sostenuto dalla Confederazione, è la prima città pilota in Svizzera per la promozione della sostenibilità in ambito ambientale sociale ed economico. Gli obiettivi concernono anche un turismo sostenibile e responsabile.
Lugano è conosciuta come il centro finanziario più importante della Svizzera italiana ma pure come città di turismo e congressi. «Il turismo è un settore dove sempre più persone chiedono sostenibilità», dice Tatjana Ibraimovic, coordinatrice del progetto #Luganosostenibile presso la Divisione Socialità della Città di Lugano. Gli organizzatori di un congresso, ad esempio, vogliono essere sicuri che siano a disposizione mezzi pubblici per arrivare dagli alberghi ai siti del congresso, che gli alberghi perseguano obiettivi sostenibili in ambito energetico, nella gestione dei rifiuti e per limitare lo spreco alimentare.
«Lugano mira ad essere riconosciuta come una destinazione turistica sostenibile, ovvero una destinazione dove il turista può godere di una vasta offerta di beni e servizi conformi ai principi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica», si legge nel libretto «La Città di Lugano x l’Agenda 2030». E poi: «Dal turismo congressuale, con la realizzazione degli eventi sostenibili, alla partecipazione all’iniziativa nazionale Swisstainable, si mira a promuovere nel settore turistico e nel turista la responsabilità nei confronti della destinazione del suo soggiorno.»
Le città e i comuni realizzano i progetti
Il turismo sostenibile è solo uno degli obiettivi in un ampio catalogo che tocca temi quali la promozione dell’energia pulita, l’incoraggiamento della mobilità dolce, la tutela dell’ambiente, la riduzione della povertà, la lotta contro la discriminazione e le disuguaglianze per la creazione di comunità solidale e partecipativa, la custodia del patrimonio culturale della città e dei suoi quartieri. Obiettivi che si lasciano inglobare nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals SDGs) che costituiscono il nucleo dell’Agenda 2030 adottata dalle Nazione Unite, e perciò dalla Svizzera, nel 2015.
«L’Agenda 2030 dà le grandi linee a un livello molto alto, ma poi sono le città e i comuni che concretizzano e realizzano i singoli progetti a livello regionale e locale.»
«L’Agenda 2030 dà le grandi linee a un livello molto alto, ma poi sono le città e i comuni che concretizzano e realizzano i singoli progetti a livello regionale e locale, in collaborazione con le università, le aziende e con i cittadini che danno un contributo concreto», dice sempre Tatjana Ibraimovic e mostra un lungo elenco di iniziative realizzate dalla Città di Lugano: l’eliminazione di isole di calore, la creazione di un giardino naturale come il parco Kiwi a Viganello, un convegno sull’impresa sociale che si è svolto al Ciani, un progetto per il riutilizzo di computer usati. L’elenco potrebbe essere molto più lungo, considerando che il primo rapporto sulla sostenibilità (2023) pubblicato dalla Città di Lugano il 6 marzo 2024 conta ben 68 pagine. L’amministrazione stessa deve orientarsi agli obiettivi di sostenibilità.
Visita dei delegati federali per l’Agenda 2030
Il 25 settembre 2024, in occasione della giornata dedicata alla promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibili, denominata «SDG Flag Day», i due delegati federali per l’Agenda 2030, Daniel Dubas e Markus Reubi, sono venuti a Lugano per informarsi sui progressi. Hanno sottolineato l’importanza delle città, dei cantoni e dei comuni nel contribuire alla trasformazione sostenibile.
L’arrivo dei delegati a Lugano non è avvenuto per caso. Nel 2021, Lugano, con il progetto #Luganosostenibile, aveva vinto il concorso federale promosso dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE, ed era stata scelta come città pilota per la prima campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione. Campagna iniziata il 25 settembre 2024 e che durerà fino a settembre 2025, quando la bandiera SDG con 17 colori, rappresentanti i 17 obiettivi di sostenibilità e rammentanti l’importanza di affrontare le sfide in maniera integrata, verrà consegnata a un’altra città svizzera.
A fine ottobre la strategia cittadina è stata presentata durante una missione della delegazione svizzera per l’Agenda 2030 nell’ambito della cooperazione internazionale a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. «C‘era molto interesse e curiosità per il nostro percorso», racconta Ibraimovic che faceva parte della delegazione.
L’elenco delle iniziative e degli sforzi a Lugano è impressionante anche se rimane tanta strada da fare, in particolare nell’ambito del traffico cittadino. Fra le dieci città più grandi della Svizzera, Lugano è la città con il tasso di motorizzazione più alto. Il 61 percento delle persone possiede una vettura (38 212 auto private su una popolazione di 62 464 persone), contribuendo – assieme alle migliaia di frontalieri che vanno e vengono tutti giorni – a un caos viario con strade intasate che non contribuisce alla qualità di vita e a un’aria pulita nella città del Ceresio.