La «Festa delle feste»: il futuro ha bisogno di origini
La «Festa delle feste», che si terrà nel Museo all’aperto Ballenberg, riunirà 15 feste regionali e tradizioni d’autunno da ogni angolo del Paese. Una di queste è «La Saint-Martin», proveniente dall’Ajoie, nel Cantone del Giura.
In Svizzera vengono celebrate numerose feste autunnali nelle più svariate forme. Il loro denominatore comune è divertirsi in compagnia e celebrare il raccolto. Normalmente, ogni festa è dedicata a un prodotto che ha un ruolo particolare nell’agricoltura e nell’alimentazione regionali. In Ticino e nelle Valli meridionali dei Grigioni, ad esempio, si festeggia la raccolta delle castagne con la «Castagnata» mentre la «Trottenfest» nella Svizzera orientale e le «Fêtes des vendanges» nella Svizzera occidentale celebrano l’inizio della vendemmia.
Tradizioni culinarie piene di vita
Molte di queste tradizioni affondano le proprie radici nel passato, ma sono tutt’oggi molto sentite. Un esempio particolare è «La Saint-Martin» nell’Ajoie, all’estremità nord-occidentale del Canton Giura. Nel weekend della giornata di San Martino (11 novembre), molti ristoranti della cittadina di Porrentruy e dei paesi circostanti propongono un menù speciale composto da diverse portate tutte a base di carne di maiale, ma preparate in modi diversi a seconda del locale. Tra queste, la zuppa di verdure con bollito di carne, il sanguinaccio a base di grasso, la gelée de ménage (carne in gelatina), i crauti con prosciutto, la carne di maiale fresca e la saucisse d’Ajoie (salsiccia di maiale speziata al cumino).
Il menù delle feste comprende almeno otto portate. In linea con la tradizione contadina, anche le portate intermedie e i dessert sono delle vere prelibatezze; a fine pasto vengono servite la tipica torta salata «Totché», «Striflates» oppure krapfen con crema alla vaniglia.
«Dal muso alla coda»
La ricchezza del menù è riconducibile all’importante interruzione che subiva in passato il tradizionale ciclo agricolo annuale: un tempo, nel giorno di San Martino si pagavano gli interessi sull’affitto dei terreni e si compensavano i debiti. L’intera raccolta si era conclusa, i granai e le dispense erano pieni e i salari per i domestici erano stati pagati. Le stalle erano colme di maiali all’ingrasso ben nutriti, il che era sia bene sia un male perché diversamente da oggi scarseggiavano sia il mangime sia il denaro per far superare l’inverno a tutto il bestiame.
Per questo, a San Martino, in molti posti si macellava un maiale. Alcuni tagli di carne venivano stagionati o affumicati per poter essere conservati. Le parti che invece non potevano essere conservate a lungo arrivavano direttamente sulla tavola; ne è un esempio il sanguinaccio, un prodotto fresco da consumare rapidamente. In questo modo, veniva utilizzata ogni parte del maiale con uno spreco pressoché nullo: oggi questa pratica viene chiamata «dal muso alla coda». A quei tempi il fenomeno moderno del food-waste era del tutto sconosciuto.
Festeggiamenti nella comunità
Questa usanza, nata per soddisfare una mera necessità, si trasformò in un’occasione di festa: a San Martino era permesso banchettare in attesa del digiuno prenatalizio. E cosa c’è di più bello che godersi una simile festa in compagnia? La festa di San Martino, nota anche come «La fête du cochon» nasce proprio da questa occasione.
I tempi sono cambiati, nella società odierna l’agricoltura occupa un posto meno centrale rispetto al passato, e questo vale anche nell’Ajoie. Ma qui la tradizione delle feste autunnali è ancora viva e sentita: nel giorno di San Martino ci si riunisce con la famiglia, con gli amici e con i vicini per festeggiare all’interno della comunità.
Tradizioni d’autunno nel Museo all’aperto
Quest’autunno sarà possibile celebrare la festa di San Martino non solo nel Canton Giura ma anche nella Svizzera occidentale, e con un leggero anticipo rispetto alla data tradizionale di novembre: nei weekend del 24/25 settembre e del 1/2 ottobre il Museo all’aperto Ballenberg ospiterà la «Festa delle feste», la più grande festa del raccolto della Svizzera. L’evento si svolgerà all’insegna del motto «Il futuro ha bisogno di origini» e riunirà le tradizioni d’autunno di ogni angolo del Paese (si veda il riquadro). L’Ajoie sarà rappresentata in una delle 15 postazioni della festa, dove sarà possibile gustare degli assaggi del menù da otto portate servito per tradizione in occasione di «La Saint-Martin en Ajoie».
La «Festa delle feste» riunisce 15 feste autunnali in un unico luogo
Nei weekend del 24/25 settembre e del 1/2 ottobre 2022, il Museo all’aperto Ballenberg ospiterà la «Festa delle feste». Saranno 15 le postazioni coperte allestite a cielo aperto su prati e luoghi della vasta area del museo. Paesi e città, consorzi alpini, organizzazioni professionali e varie associazioni daranno un assaggio delle loro usanze festive e tradizioni d’autunno. Le visitatrici e i visitatori potranno vivere in prima persona il patrimonio culinario e culturale della Svizzera attraverso cibo e bevande, musica e balli, mercatini e workshop.
Questo grande evento è un intreccio di diverse emozionanti tradizioni, tra cui la sagra degli alpigiani dell’Oberwald «Älplerchilbi», la «Bénichon» del Canton Friburgo e la «Festa d’Autunno» ticinese. La «Festa delle feste» è una vera e propria esperienza multigenerazionale che offre ricche prelibatezze culinarie, favorendo al tempo stesso la discussione su temi attuali relativi all’agricoltura e all’alimentazione. Insieme a produttrici e produttori, nonché esponenti del mondo della scienza e della ricerca, gli organizzatori della festa hanno pensato a workshop, laboratori e mostre su temi come la produzione e la lavorazione dei prodotti, i piaceri della tavola e le risorse, l’habitat e la sostenibilità.
Informazioni:
In qualità di partner della «Festa delle Feste», l’Associazione dei Comuni Svizzeri offre a tutti i dipendenti comunali e ai membri degli esecutivi comunali uno sconto del 25% sul biglietto d’ingresso. Per usufruire di questa offerta, selezionare il tipo e il numero di pass giornalieri desiderati sul portale di biglietteria, cliccare su «Prenota biglietti» e inserire il codice fdfcommunes22.