I comuni sono il gruppo più forte
Le elezioni del 2023 sono ormai storia. Quando leggerete questo numero, il nuovo Parlamento federale si sarà già riunito per la sua prima sessione a Palazzo federale. Alcuni volti noti sono ormai usciti dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati, mentre altri nuovi hanno appena fatto il loro ingresso. Con queste elezioni il Parlamento si è spostato leggermente a destra e i partiti verdi hanno perso seggi.
Che cosa significa per i comuni la nuova composizione del Parlamento? L’Associazione dei Comuni Svizzeri cerca risposte in questa edizione speciale dedicata alle elezioni. Il fatto che circa il 60 per cento dei deputati sia già stato attivo politicamente a livello comunale lascia ben sperare. Questo fa dei comuni il gruppo più forte in Parlamento!
Naturalmente, non tutti rappresentano gli stessi interessi. Una città come Wädenswil, sul lago di Zurigo, deve affrontare sfide diverse rispetto a Cortébert, un piccolo comune del Giura bernese, anche se i sindaci di entrambi i comuni sono consiglieri nazionali. Ma, per esperienza personale, so bene che chi presiede un comune o ha assunto questa posizione di responsabilità in passato riesce a capire bene i meccanismi di funzionamento del federalismo. Il comune, come istituzione, esce indubbiamente rafforzato a livello federale dai numerosi parlamentari che hanno familiarità con la dimensione municipale. Grazie agli oltre 40 deputati che attualmente sono attivi anche in un comune, esiste inoltre una linea diretta tra il livello federale e quello comunale. Questa permeabilità tra i diversi livelli statali rende unico il modello politico svizzero e contribuisce in maniera significativa al suo successo.
Fatte queste premesse, non ci resta che augurare il meglio alla nuova legislatura!