Difendere l’autonomia dei Comuni

06.10.2024
10 | 2024

Il presidente dell’Associazione dei Comuni ticinesi è il punto di contatto fra i Comuni e il Consiglio di Stato, segnala al Cantone le necessità dei Comuni e s’impegna per garantire la loro prosperità. Sono sorte diverse criticità nei rapporti tra Cantone e Comuni, vi è stata una progressiva centralizzazione dei compiti e/o una distribuzione di responsabilità tra i due livelli istituzionali non sempre coerente con i principi costituzionali.

Troppo spesso le soluzioni adottate a livello cantonale hanno ridotto l’autonomia e i margini operativi dei Comuni; hanno introdotto meccanismi che non rispettano i criteri di efficienza ed efficacia. Vi è un’eccessiva regolamentazione cantonale in settori dove vi è un bisogno di prossimità. Ai Comuni si impongono l’utilizzo di risorse proprie per l’esecuzione di compiti cantonali a discapito proprio di quelli comunali. L’esigenza di prossimità nell’erogazione di molti servizi ha moltiplicato il numero di compiti condivisi, dove il Cantone decide e i Comuni eseguono. Da un punto di vista finanziario ciò si è tradotto in un complicato intreccio di flussi finanziari tra Cantone e Comuni. La gestione di questi flussi comporta elevati oneri amministrativi e, soprattutto, genera un’insufficiente trasparenza su chi decide e chi paga.

Il Ticino non è il solo Cantone a presentare aspetti critici negli ambiti citati. La stessa Confederazione e molti Cantoni hanno attuato, secondo modi e tempi diversi, progetti di riforma dei compiti, dei flussi e della perequazione intercomunale. Occorre ora assicurare a tutti i Comuni le risorse fiscali necessarie per svolgere i compiti minimi.

Felice Dafond
Membro del comitato Associazione dei Comuni Svizzeri
Presidente Associazione dei Comuni ticinesi